Hejun Consulting Opportunità 2016 per le nostre imprese

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Hejun Consulting di Pechino è la più importante società di consulenza cinese, 1.500 consulenti, il 40% dei clienti quotati in borsa e un fatturato in crescita costante del 25%.

Opera nelle aree Consulting, Training e Finance con le quali individua nuove opportunità di sviluppo per tutti i suoi clienti.

Quest’anno i consulenti della Hejun sono stati per la prima volta a Biella nell’ambito di un business tour sul settore tessile organizzato con successo dal nostro associato Città Studi SPA.

L’interesse dei nostri partners cinesi è diretto al background delle esperienze imprenditoriali di successo da valorizzare tramite accordi commerciali e partnership con imprenditori/investitori o aziende locali.

Mentre in Italia e in Europa il business tour viene percepito come un’attività di scouting di nuove opportunità attraverso la quale individuare partners, sia imprenditoriali che formativi, utili a sviluppare nuovi progetti in un mercato così ampio come quello cinese.

Il modello messo a punto con il business tour è facilmente e proficuamente trasferibile ad altri contesti produttivi italiani perché crea sistema tra le eccellenze aziendali e i poli formativi più significativi a livello locale.

Confederazione Servizi Formativi ha perciò raccolto le migliori proposte dei poli formativi associati per ospitare uno o più business tour con la Hejun Consulting focalizzati su comparti, distretti e relative aziende di eccellenza che caratterizzano le aree territoriali italiane.

Già nei primi giorni del nuovo anno la Hejun Consulting effettuerà la selezione dei settori economici e delle aziende segnalate da Confederazione Servizi Formativi.

I tours saranno organizzati nel 2016 sulla base di una lista delle priorità condivisa e comprenderanno sia la visita al centro di formazione che alle aziende di eccellenza interessate ad esplorare progetti di sviluppo nel mercato cinese.

Un buon 2016 per trovare nuove opportunità di lavoro alle nostre imprese affinché il nuovo anno sia migliore di quello passato.

Auguri di un nuovo anno sereno e profittevole!

Start-up pane a km 0 Il Progetto Pane a Km 0 nasce nell’Aprile del 2015 in Provincia di Belluno in esito ad un Progetto di Start-up presentato dal Centro Consorzi di Sedico (BL) e finanziato dalla Regione Veneto e dal Fondo Sociale Europeo dal titolo Start-up di impresa. Pane a Km 0: nuovi modelli sostenibili ed etici di imprenditoria sociale ha visto coinvolte 15 persone della provincia di Treviso, Venezia e Belluno

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Il Progetto è stato strutturato in più azioni, alcune di gruppo, altre individuali.

Le azioni di gruppo si sono articolate in un’azione formativa di 172 ore dal titolo “Intervento formativo di specializzazione” inerente la lavorazione del pane, il concetto di filiera e il recupero delle tradizioni in versione moderna, in un’attività di “Preparazione del Pitch (8 ore) Consulenza di gruppo (24 ore), analisi di mercato (16 ore).

Le azioni individuali invece si sono articolate in 6 interventi “Definizione di Piano di comunicazione” (8 ore ciascuno), 6 interventi “Redazione di Business Plan” (16 ore ciascuno), in 6 interventi di “Assistenza alla ricerca di strumenti agevolativi” (di 16 ore ciascuno).

La prima azione messa in campo è stata quella formativa. Era opportuno infatti sviluppare l’idea imprenditoriale basandosi su della capacità tecnico professionali propedeutiche necessarie ai corsisti per capire cosa sia effettivamente il mondo “delle farine”, la loro lavorazione e le norme che la regolano, la manualità e il processo della lavorazione stessa. Il percorso formativo è partito proprio dal “pane” e dalle farine (proprietà nutritive, aspetti qualitativi relativi a varie tipologie di sementi anche antiche) passando poi attraverso la conoscenza del territorio, della sua promozione attraverso i suoi prodotti, lo studio dei modelli economici in piccola scala, il marketing di prodotto e il laboratorio. Nella fattispecie, nella parte del laboratorio, si sono potute sperimentare le varie lavorazioni per poi approfondire da un punto di vista sia teorico che pratico diverse tecniche: i prodotti cotti a forno con tecniche antiche, la lievitazione, l’uso di semi per pane e olio, varie tipologie di prodotti. In ciascuna di queste lavorazioni si è cercato di privilegiare l’utilizzo di prodotti locali o di tradizione (semi antichi, semi di canapa ecc) poiché l’idea imprenditoriale si basa proprio sulla loro valorizzazione per favorire lo sviluppo di una filiera corta. Sono stati utilizzati quali docenti professionisti di settore e recuperata anche la preziosa esperienza di un anziano signore che ha sempre trasferito le sua competenze in un’ottica di valore aggiunto per le nuove generazioni. Il percorso di formazione è stato concentrato nei mesi di Luglio e Agosto Settembre 2014, sfruttando la maggiore disponibilità estiva delle partecipanti che lavoravano.

Le altre attività di gruppo e quelle individuali si sono variamente succedute dall’ottobre 2014 fino all’aprile del 2015 assecondando l’evolversi dell’idea imprenditoriale.

In seno al Progetto è nata una start up denominata “Poloni Andrea” che si occupa della lavorazione delle varie specie di grano e del recupero dei semi di canapa, preziosi per la produzione di farine edibili e di olio.

 

Centro di Formazione Professionale

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L’Italia dei campanili ha quasi altrettanti Centri di Formazione Professionale: nei piccoli paesi e nelle grandi città, al nord e al sud, al centro o in periferia, ciascuno con una propria storia che è memoria e insieme spirito vitale, attuale e futuro.

Da più di quarant’anni i C.F.P. mettono in campo esperienze e competenze per rispondere quotidianamente ai bisogni delle persone e delle imprese.

Con i loro servizi orientano, qualificano, riconvertono, aggiornano giovani, lavoratori, disoccupati per profili e competenze nei diversi settori produttivi.

Utilizzano metodologie fortemente improntate alla pratica con attività di laboratorio, stage, training on the job.

Definiscono i risultati dell’apprendimento in competenze professionali, prima chiave di lettura tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro.

Dialogano con le imprese per conoscere i loro fabbisogni e le attività lavorative, recependo cosi le trasformazioni del mercato del lavoro con una visione ampia delle diverse “professionalità” nella loro evoluzione e dinamicità.

Realizzano progetti in integrazione con la scuola, il sociale e il lavoro e collaborano alla attuazione di modelli di alternanza scuola-lavoro e sviluppo dell’apprendistato con le realtà istituzionali e produttive del territorio.

Valorizzano e certificano le competenze acquisite nei diversi contesti di apprendimento, per l’occupabilità e lo sviluppo professionale delle persone, rendendo praticabili i passaggi tra scuola, formazione e lavoro.

Svolgono la mediazione tra la domanda e l’offerta di lavoro anche per l’inserimento lavorativo dei disabili e dei lavoratori svantaggiati.

Già oggi sono i principali soggetti, in grado di realizzare, senza costi aggiuntivi,  progetti personalizzati calibrati sulle specifiche caratteristiche delle persone e delle imprese nell’ambito dei programmi nazionali e locali di politiche attive del lavoro.

Condivise in rete le loro diverse culture e specializzazioni rappresentano una delle più grandi risorse per lo sviluppo del nostro paese.

La rete, non concorrenziale e integrata, degli Enti di Confederazione Servizi Formativi rende disponibili sul territorio nazionale le migliori esperienze per rispondere nell’immediato, in modo sostenibile e semplificato, a più bisogni su fronti diversi.

E’ questa ora la vera strada da percorrere per dare così forma concreta a politiche attive del lavoro che aumentino l’occupazione e incrementino la produttività per ritornare a crescere.