Plus IeFP

P5Inclusività, contrasto alla dispersione scolastica, occupabilità.

Sono queste le peculiarietà distintive del sistema IeFP che emergono dal Rapporto Isfol 2015.

In un contesto di profonda crisi economico-occupazionale l’IeFP risponde al bisogno di professionalizzazione di quei giovani che scelgono per interesse e passione un percorso formativo legato a una professione.

Nello stesso tempo sostiene i giovani che, per stili cognitivi e di apprendimento, hanno la necessità di metodologie didattiche improntate all’apprendimento nell’esperienza, con attività pratiche, stage, laboratorio.

L’utenza IeFP è per lo più maschile (57%), italiana (90%), residente nel Nord Italia (78,5%), proveniente per il 70% dagli Enti di Formazione e appartenente per il 60% a famiglie con bassi livelli di istruzione e di reddito.

Il 60% dei giovani dopo la ex scuola media si iscrive direttamente ai percorsi IeFP.

Questo dato assieme all’aumento dei giovani iscritti fuoriusciti dalla ex scuola media con un giudizio all’esame superiore a “sufficiente”. evidenza una scelta di  interesse “vocazionale” oltre alla consueta e “tradizionale” scelta da parte di una utenza debole.

L’IeFP è in particolare efficace dal punto di vista occupazionale.

Dai dati risulta che il 50% dei giovani a tre anni dalla qualifica risulta occupato e il 6,6% risulta in formazione.

Tra gli occupati l’85% è un lavoratore dipendente, l’8% è autonomo, il 6,4% ha un contratto atipico.

Sono gli enti di formazione a offrire migliori sbocchi occupazionali ai loro qualificati con una percentuale di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro pari al 55% rispetto al 38 % dei qualificati nelle scuole.

E’ superiore anche la soddisfazione sul lavoro svolto espressa dai giovani formati presso i centri accreditati che risulta pari all’81% con una valutazione compresa tra 8 e 10, superando di 11 punti percentuali le valutazioni dei qualificati nella scuola.

I corsi che offrono le maggiori prospettive occupazionali sono quelli relativi all’area meccanica e agroalimentare con una percentuale circa del 57% degli occupati seguiti dai corsi del turismo e della ristorazione con una percentuale del 55% degli occupati.