META – Consorzio per lo sviluppo della formazione, dell’innovazione e del management

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MISSION

Il consorzio ha lo scopo di promuovere la formazione, l’istruzione, la conoscenza e la ricerca di moderni sistemi di gestione, di organizzazione, di commercializzazione, verso l’interno e l’esterno, di conduzione di aziende, di attività economico-sociali, pubbliche e private.

Settori di attività:

  • istruzione e formazione
  • ricerca
  • organizzazione e gestione aziendale

OFFRE

  • Formazione rispondente ai fabbisogni del territorio.
  • Consulenza di direzione e formazione per accrescere l’efficienza, l’efficacia, l’economicità, la qualità nella gestione di aziende/enti pubblici e privati.
  • Studi e ricerche

Tra le attività realizzate:

  • progetti di iniziativa comunitaria (Equal)
  • analisi dei fabbisogni e interventi di formazione destinati al personale di aziende private realizzati anche con il contributo dei fondi interprofessionali
  • interventi di orientamento, formazione e work experiences destinati al territorio (Napoli e Regione Campania)
  • formazione iniziale (Regione Campania – Percorsi Alternativi Sperimentali – PAS)
  • progetti di Educazione degli Adulti (Regione Campania 2000-2007)
  • progetti di formazione superiore (IFTS e Master POR Campania 2000-2007)
  • formazione continua per aziende (progetti Fondimpresa e Formazienda) e insegnanti (POR Campania 2000-2007)
  • Progetti di formazione per l’inclusione sociale (POR Campania 2000-2007)
  • Partner dei Poli Formativi TUR-MED (turismo), “ForMare” (Economia del mare), “Agroinnovatech” (Agroalimentare)
  • Percorsi alternativi sperimentali biennali rivolti a giovani fuoriusciti dal sistema scolastico in partnership con le scuole
  • Corsi di lingua (tra cui Premio Label europeo per le lingue edizione 2010)
  • Assessment psico-sociale e bilancio di competenze” (Provincia di Potenza 2011)
  • attività di ricerca socio economica e di sperimentazione volta all’individuazione di modelli di servizi e/o di modalità di intervento per favorire il rientro al lavoro delle donne dopo la maternità e di modelli innovativi di servizi di cura per l’infanzia da implementarsi nei comuni lucani con popolazione inferiore ai tremila abitanti (procedure aperte Regione Basilicata)
  • Corso di formazione nell’ambito del Catalogo Organismi di formazione autorizzati all’erogazione di interventi di politiche attive del lavoro rivolti ai beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga (2013)
  • Partner dei Poli Tecnici Professionali “TEMI – Teatro e Musica per l’Innovazione” e “SMART TOURISM & HERITAGE”
  • Corsi di formazione nell’ambito del Catalogo “Garanzia Giovani Formazione”

CONSORZIATE

  • Studio azienda s.r.l. (consulenza direzionale, ricerca e formazione professionale e manageriale)
  • Istituto Pilota s.r.l. (centro di servizi alle imprese, accreditato per la formazione superiore e continua presso la Regione Basilicata)
  • Ecole hôtelière de Lausanne-EHL (percorsi formativi specifici per il settore dell’Hospitality Industry: Bachelor, Programme de diplôme de gestion en hôtellerie et restauration et du Master en Hospitality Industry)

COLLABORATORI

Per lo svolgimento delle attività di governo, processo e prodotto, il consorzio Meta si avvale della collaborazione di consulenti di collaudata esperienza nel campo della direzione aziendale e della formazione professionale, legati alla struttura con appositi contratti.

Per la docenza, inoltre, il consorzio si avvale del contributo di professori universitari, coinvolti di volta in volta in funzione delle specifiche competenze.

COMMITTENTI E PARTNER (Italia e estero)

Organizzazioni, cooperative, associazioni e imprese che operano nel sociale

Imprese turistiche e associazioni sportive

Imprese dell’agroalimentare, moda

Imprese trasporti e ambiente

Istituti, associazioni e imprese culturali e creative

Istituti scolastici

Istituti universitari

Organismi di formazione e/o ricerca e consulenza

Enti locali

ACCREDITAMENTI E AUTORIZZAZIONI

  • Conforme ai requisiti ISO 9001:2008 per l’attività di progettazione ed erogazione di corsi di formazione (EA:37)
  • Accreditato come ente di formazione dalla Regione Campania
  • Ei-center EIPASS (sede d’esame autorizzata al rilascio delle certificazioni EIPASS che consentono il riconoscimento delle competenze informatiche a livello comunitario, l’acquisizione di crediti formativi validi in ambito scolastico e universitario ed è valido come “attestato di addestramento professionale” ai sensi del D.M. 59 del 26 giugno 2008 del MIUR)
  • Operatore autorizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali allo svolgimento di attività di intermediazione, iscritto all’Albo delle Agenzie per il Lavoro, sezione III, sub-sezione III.1., come previsto dall’articolo 6, comma 4 del D.Lgs. n. 276/03
  • Autorizzato dalla Regione Campania con DD n. 110 del 30/11/2015 all’erogazione di proposte formative presentate a valere sul Catalogo “Garanzia Giovani Formazione”
  • Iscritto in qualità di struttura formativa al Repertorio delle Strutture Formative di Formazienda

Centro Consorzi

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Nel territorio, per il territorio, con il territorio.

Il Centro Consorzi si è costituito con la forma giuridica di consorzio senza finalità di lucro nel 1981, ha tra i suoi scopi sociali l’erogazione di servizi, in chiave associazionistica, alle imprese dell’artigianato e della piccola industria, offrendo un servizio globale alle imprese, il più possibile specialistico. Opera anche nell’ambito dell’obbligo formativo, finalizzandolo proprio alla necessità di offrire del personale qualificato inseribile con determinate caratteristiche nelle aziende stesse.

Il Centro Consorzi è l’ente per la formazione del sistema Confartigianato Imprese Belluno. Inoltre è accreditato in tutti e quattro gli ambiti della formazione e per i servizi al lavoro.

Da molti anni il Centro Consorzi si occupa di gestire i momenti e le varie problematiche di settore di oltre venti consorzi.

Con sede legale a Belluno e sede operativa a Sedico (BL), dispone di un proprio centro attrezzato con aule, laboratori e uffici. E di uno staff giovane, flessibile e motivato, operante in diversi segmenti.

FORMAZIONE

Continua e politiche attive del lavoro

Corsi di formazione dedicati a chi è alla ricerca di lavoro o di una maggiore professionalizzazione. Tutti i corsi di formazione nascono da vere esigenze di aziende che chiedono un aiuto a identificare i loro fabbisogni formativi e a reperire le giuste risorse che possono, al termine del percorso formativo, inserirsi nel mondo del lavoro con maggiore professionalità.

Personalizzata/progetti speciali

La formazione personalizzata del Centro Consorzi dà la possibilità alle aziende che lo richiedono, di aggiornare e formare i propri dipendenti senza spese, su tutti i temi inerenti le funzioni d’impresa: lean production, marketing e comunicazione, qualità aziendale, certificazioni, amministrazione, logistica, corsi di lingue, altro.

Progetti speciali: viene poi effettuato sia un servizio di ricerca di linee di finanziamento (copertura totale o parziale) per lo sviluppo di progettualità legate alla valorizzazione socio-economica e occupazionale del territorio e delle sue risorse che la progettazione e gestione delle fasi di realizzazione dei progetti.

Per l’impresa: le figure della sicurezza, sicurezza generale e specifica, abilitazione uso attrezzature, approfondimento categoriale, ambiente, FGAS, accesso alla professione e trasporti

Per i professionisti: corsi di formazione dedicati ai professionisti, sempre aggiornati in base alle richieste e aggiornamenti delle normative

A catalogo: economia e finanza, comunicazione e marketing, lingue, informatica, certificazioni Microsoft/Adobe, creatività, risorse umane

On line: sicurezza (anche per le parti in assolvimento dell’obbligo previsto dal decreto 81), management skill, lingue, commerciali, avvocati, professionisti + IVASS + turismo, P.A. + scuola, sanità, master universitari

SCUOLE

Scuola del legno (percorso di formazione professionale triennale che permette di assolvere all’obbligo scolastico di istruzione e formazione. Dopo il triennio, acquisita la qualifica professionale, vi è la possibilità di frequentare un ulteriore anno di formazione per ottenere il diploma professionale di Tecnico del legno)

Scuola di estetica (corso triennale a qualifica professionale per Estetista, con possibilità di frequentare il successivo corso per ottenere l’Abilitazione all’Imprenditoria Estetica)

Scuola di restauro (percorsi di formazione e aggiornamento dedicati al settore restauro)

CONSORZI

Filiera Concept con i consorzi che operano nei settori Green, Casa, Digital Tech, Digital Combel, Living, Wellness, Thermo.

Oltre allo sviluppo di rapporti tra le ditte operanti nella stessa filiera ci si propone tramite il sistema Dolhome di attivare connessioni di servizio tra le varie filiere. Questo sistema complesso di relazioni permette di coordinare in modo attivo le macroesigenze che traspaiono dal sistema associativo, ma anche di proporre dei sistemi formativi in linea con le esigenze complessive di filiera.

SERVIZI

Sportelli

Sportello CAIT: Centro Assistenza Impianti Termici

Sportello CIA: Centro di Istruzione Automobilistico

Iscrizioni al MEPA e Firma digitale: Sportello in Rete

Assistenza CIRCE: Catasto Elettronico Impianti Termici

Turismo territoriale

Il Centro Consorzi, forte della conoscenza del territorio veneto in lunghi anni di attività svolta con le PMI artigiane e le istituzioni, propone azioni di marketing territoriale volte al rilancio del territorio turistico e degli associati: PMI artigiane.

Seminari

Il Centro Consorzi propone seminari e corsi anche di aggiornamento per professionisti con il riconoscimento di crediti formativi. Centro Consorzi è accreditato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri per l’organizzazione di corsi di formazione che prevedono il rilascio di Crediti Formativi Professionali (CFP) per gli ingegneri.

CFP Bassa Reggiana

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Il CFP Bassa Reggiana, società consortile a responsabilità limitata, di proprietà dei comuni di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo, opera nell’ambito della formazione professionale da più di 60 anni.

È accreditato per i seguenti ambiti formativi:

  • Obbligo Formativo;
  • Formazione superiore;
  • Formazione Continua e permanente;
  • Utenze Speciali;
  • Apprendistato;
  • Obbligo Istruzione (IeFP)

Nell’ambito della IeFP eroga percorsi formativi per il conseguimento di due qualifiche professionali: “Operatore Meccatronico dell’Autoriparazione” e “Operatore Meccanico”, occupandosi quindi di tutte quelle attività connesse alla loro gestione ed organizzazione.

Nell’ambito di Garanzia Giovani si occupa della gestione dei colloqui e dell’organizzazione dei tirocini formativi per i giovani dai 15 ai 29 anni.

Considerando l’obiettivo fondamentale dell’ente che è favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei propri utenti, il CFP ha in atto una rete di collaborazioni con le aziende più importanti del territorio organizzando stage formativi e di orientamento e organizzando corsi personalizzati a seconda delle esigenze delle suddette aziende, come ad esempio corsi di lingue, corsi per la conduzione del carrello elevatore, corsi per l’acquisizione del patentino di saldatura, ecc, mostrando quindi un’ampia rete di contatti sul territorio.

Organizza e gestisce i corsi per gli enti pubblici, corsi per l’apprendistato e corsi di formazione regolamentata per adulti.

Un altro aspetto fondamentale delle attività proposte dall’ente è l’organizzazione e la gestione di corsi sull’area del sociale. Oltre ad organizzare i corsi per la qualifica di Operatore Socio Sanitario e la relativa ri-qualifica, si occupa di corsi per l’inclusione sociale dei diversamente abili e dell’organizzazione di tirocini formativi per allievi presi in carico dai servizi sociali.

Nell’ambito della mobilità internazionale ha organizzato il programma europeo Leonardo da Vinci dal 1997 al 2005 e nel 2014-15 ha partecipato come partner al progetto Mobilità 2020 destinato agli allievi della IEFP. Ha partecipato inoltre al Progetto IeFP+, Mobilità sistemica per l’istruzione e la formazione professionale in Emilia Romagna, come partner.

Tutor aziendali certificati

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50 tutor aziendali già certificati come formatori in meno di un anno (da aprile 2015 a febbraio 2016).

Sono i tutor che fanno formazione in Sielte SpA, grande impresa di telecomunicazioni, in ben 27 delle sedi operative dislocate sull’intero territorio nazionale.

Forti dell’esperienza da loro maturata in azienda, hanno ottenuto una certificazione pubblica delle loro competenze in materia di programmazione ed erogazione della formazione.

Candidati al Servizio Regionale di Formalizzazione e Certificazione delle competenze (SRFC) della Regione Emilia-Romagna, con  progetti realizzati da Idea, tutti e 50 i tutor hanno visto certificate tutte le unità di competenza per cui si sono presentati, ottenendo il Certificato di competenze relativo alla qualifica professionale Gestore di processi di apprendimento.

Un’esperienza unica nel panorama nazionale per almeno tre motivi.

Primo, perché riconosce con procedure ad evidenza pubblica il ruolo dei tutor aziendali, rivelatisi figure chiave sia per la realizzazione della formazione che per l’attuazione del disegno strategico aziendale imperniato sul binomio formazione-innovazione orientato allo sviluppo.

Secondo, perché riconosce le competenze che le persone hanno acquisito con l’esperienza cresciuta sul luogo di lavoro, erogando formazione in aula e training on the job. E’ infatti una certificazione in ambito Lavoro (che nel SRFC regionale formalizza e certifica le capacità e conoscenze maturate sia nel sistema formativo che in ulteriori contesti, lavorativi e professionali, di vita sociale e individuale).

Terzo, perché è già allineata ai livelli essenziali delle prestazioni dei servizi di certificazione stabiliti a livello nazionale con il Decreto Legislativo 13/2013, poiché il sistema emiliano-romagnolo ne rispetta già gli standard.

La certificazione ottenuta ha valore in tutta Italia (grazie all’Intesa Stato-Regioni del 22 gennaio 2015 in attuazione del Decreto 13/2013) ed è confrontabile con quelle degli altri sistemi in Europa (grazie alla correlazione della qualifica ai livelli europei EQF-European Qualification Framework).

Professionalità, apprendimenti e competenze dei tutor aziendali sono oggi valorizzati. Allo stesso modo è valorizzata l’impresa formatrice, che ora può contare su una rete territoriale qualificata di referenti certificati per la formazione.

Blog servizi di comunicazione istituzionale

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Siete qui, sul blog di Confederazione Servizi Formativi, da cui passano i nostri servizi di comunicazione istituzionale.

Evoluzione del sito preesistente, è stato pensato per favorire e dare spazio all’interazione e alla collaborazione tra associati, partner, imprese collegate, stakeholder e chiunque sia interessato a scambiare informazioni utili a far crescere il nostro sistema formativo a livello nazionale e sul territorio.

Sfruttando le potenzialità del web, instaura un nuovo protocollo di relazione basato sulla partecipazione attiva che può consentire allo stesso tempo di valorizzare ricchezze, competenze ed energie e di consolidare la rete sociale. Con il blog che apre a un percorso collettivo di elaborazione, la comunicazione può ora essere continua e biunivoca.

Il blog è lo strumento di comunicazione ideale per chi come Confederazione è rete (di soggetti e di iniziative) e lavora in rete in tutta Italia, guardando anche ad altri settori ed altri Paesi.

I post via via pubblicati parlano dei progetti che nascono dall’esperienza di Confederazione e degli associati, per consolidarli e diffonderli su un circuito allargato e portare innovazione nei processi, nei sistemi, nei territori.

Ogni articolo postato sul blog (direttamente nella Home) viene pubblicato automaticamente anche sulla bacheca della pagina Facebook “Confederazione Servizi Formativi” e condiviso nel gruppo Facebook “Formatori certificati”, dove è possibile commentare e interagire.

Chi lo desidera, può mandarci privatamente contributi su temi che gli stanno a cuore, da pubblicare sul blog.

Non esitate a utilizzare www.federazioneserviziformativi.it e a lasciare opinioni sulla nostra pagina FB. Perché il blog dà gambe alla nostra strategia: creare reti di soggetti per realizzare progetti innovativi altrimenti non realizzabili dai singoli, radicati anche territorialmente, con i servizi formativi a fare da traino allo sviluppo e alla crescita.

Formazione Duale in Italia

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Già da ora la formazione duale prende forma in Italia con la Penny Market.

Catena europea di supermercati discount con oltre 2.800 punti vendita, fa parte del Gruppo Rewe, multinazionale tedesca tra i principali operatori gdo in Europa.

Nel 1994 è stata costituita Penny Market Italia, attualmente presente sul territorio nazionale con 330 negozi distribuiti in 17 regioni e 3mila dipendenti.

A seguito del Protocollo d’intesa tra l’Associazione delle Camere di Industria e Commercio tedesche (DIHK) e Unioncamere, Penny Market Italia ha siglato un accordo con la Camera di Commercio italo germanica AHK per avviare, per la prima volta in Italia, un progetto pilota di Formazione Duale, secondo il modello tedesco.

Basato sul “learning by doing” il progetto unisce la formazione teorica e l’esperienza pratica e prevede la formazione di direttori punti vendita da inserire nelle sedi italiane di Penny Market dislocate sul territorio nazionale.

Dopo la fase di “train the trainer” rivolta a 15 responsabili di negozio per svolgere la funzione di mentor individuali per gli allievi, a ottobre del 2013 è partito il primo corso di formazione duale.

Oggi i corsi sono 6, composti complessivamente da 56 allievi e collocati presso le sedi di enti della rete di Confederazione Servizi Formativi a Milano, Bologna, Firenze e Bari.

Il progetto pilota segue rigorosamente gli standard applicati in Germania, dalla progettazione dei corsi ai certificati di qualità, alla gestione degli esami.

Da non confondere con un semplice tirocinio o alternanza scuola lavoro, la formazione duale prevede un piano di formazione molto rigoroso con un curriculum integrato tra formazione in aula e in azienda.

In aula si approfondisce teoricamente ciò che si fa sul lavoro, mentre l’azienda è il luogo dove vengono trasmesse le abilità pratiche e dove si applica concretamente quanto si è appreso durante la formazione teorica.

Il negozio diventa quindi la piattaforma pratica della formazione per garantire l’apprendimento e la contestualizzazione di una conoscenza astratta.

Non si tratta di un semplice parallelismo tra il centro di formazione e l’impresa e nemmeno di una somma di conoscenze e di abilità pratiche acquisite ma di competenze intese come risultato di un processo di cooperazione tra i due luoghi di apprendimento, azienda e aula.

Molto importante è il ruolo dei Trainers aziendali che, per lo svolgimento del loro ruolo, seguono una formazione obbligatoria con il conseguimento della certificazione AHK.

I Trainers monitorano individualmente e quotidianamente la formazione degli allievi mediante lo Student’s Book.

Alla base della loro attività un concetto di formazione/educazione volta a valorizzare quanto di meglio c’è in ogni individuo con la comprensione della persona che si ha di fronte, il riconoscimento delle capacità che possiede, lo sviluppo delle competenze necessarie.

Destinatari della formazione sono giovani neo-diplomati e dipendenti che già lavorano nei punti vendita con massimo due anni di anzianità.

Il piano formativo prevede un programma triennale per il raggiungimento delle competenze di Direttori di negozio.

Professionisti, accuratamente selezionati dall’Ente di Formazione in collaborazione con Penny Market, svolgono la formazione in aula con la compresenza di specialisti Penny per le diverse funzioni che vanno dal controllo qualità al marketing, tesoreria e finanza, controlli igienico-sanitari, security, logistica.

Il percorso formativo viene certificato secondo il modello tedesco da una commissione d’esame costituita da AHK.

La formazione duale rappresenta per le aziende un investimento immediato in personale specializzato con la possibilità di orientare la formazione a specifiche esigenze per aumentare la propria competitività nel mercato.

Nello stesso tempo è una notevole opportunità per gli allievi di sviluppo professionale e garanzia di maggiori e migliori possibilità di impiego.

 

VOGLIA D’IMPRESA Master class gestione e finanza d’impresa

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Confederazione Servizi Formativi, con Azimut e Idea, lancia il suo Master class in gestione e finanza d’impresa.

Un master class che si distingue per il guardare alla concretezza della vita d’impresa, utile per governare le strategie aziendali dal punto di vista economico, gestionale e finanziario.

E’ pensato per imprenditori e professionisti che lavorano nell’impresa, per chi vuole lanciare nuovi prodotti/servizi o migliorare la redditività delle proprie attività ed anche per chi vuole creare una propria impresa o sviluppare nuove iniziative imprenditoriali.

Con 3 workshop e consulenza personalizzata a richiesta – tenuti da manager, consulenti e professionisti del settore che portano le migliori prassi applicate nelle aziende – migliora la capacità di programmare, controllare e gestire la situazione economica e finanziaria della propria impresa.

Cogli l’opportunità dell’esperienza e contattaci al 051 372639 per maggiori informazioni

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Ente nazionale di formazione La ratio della sussidiarietà orizzontale

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Gli enti privati nazionali di formazione «svolgono attività rientranti nell’ambito delle competenze statali come definite dall’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione …».

Ciò che emerge ictu oculi dalla norma vigente è che gli enti privati nazionali di formazione sono impegnati in attività riconducibili alle competenze statali.

In secondo luogo, risulta altrettanto evidente che tali attività riservate dalla Costituzione alla potestà legislativa esclusiva dello Stato riguardano «la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale» (articolo 117, secondo comma, lettera m, Costituzione).

La legge 40 nella sua formulazione attuale pare dunque tratteggiare una funzione sussidiaria assolta degli enti nazionali che collaborano con lo Stato (in concorso, senza sostituirsi ad esso) nella tutela dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) connesse alla formazione.

Ciò spiegherebbe anche la ragione del sostegno economico accordato dallo Stato ai medesimi organismi che coordinano a livello nazionale gli enti di formazione accreditati su base regionale.

L’interpretazione più naturale su cosa debba intendersi per ente privato nazionale di formazione è quindi facilmente deducibile dalla sintassi dei requisiti  – generali e specifici – che i medesimi enti devono possedere per accedere ai benefici di legge.

Sul piano giuridico l’ente nazionale ex lege 40 è un organismo di natura privatistica (tipo corpi intermedi) avente finalità formativa e privo di scopo di lucro (trasparente, meglio se indipendente), capace di coordinare una rete nazionale di enti territoriali (autonomamente dalla sfera pubblica), che volontariamente coopera con i pubblici poteri (il legislatore e la pubblica amministrazione ai diversi livelli di governo) per soddisfare bisogni formativi (tutela dei LEP ai cittadini) erogando servizi formativi alla persona (nei contesti a lei più prossimi) per l’interesse generale del Paese.

A ben guardare il ragionamento sull’ente nazionale di formazione si inserisce a pieno titolo nella logica più generale del principio di sussidiarietà in senso orizzontale introdotto dall’articolo 118, ultimo comma, della Costituzione italiana il quale prevede che:

«Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà.»

L’espressione orizzontale di tale principio riguarda i rapporti fra pubblici poteri e privati – in termini di autorità e libertà – e implica che i privati provvedono direttamente alla cura dei bisogni collettivi e alle attività di interesse generale, mentre le istituzioni intervengono in funzione sussidiaria, di promozione, programmazione e controllo.

Detto in termini più vicini alla formazione in modo da verificare l’incidenza del principio nella relazione tra ente nazionale e Stato:

  • le attività formative rivestono un interesse generale perché attengono alla soddisfazione dei bisogni formativi dei cittadini di una comunità,
  • i LEP formativi di cui lo Stato è garante non sono un suo monopolio esclusivo dato che vi possono contribuire anche gli enti privati nazionali che proprio a tale scopo vengono riconosciuti dall’ordinamento giuridico.

La legge 40 facendo propria questa impostazione ha non solo confermato il ruolo degli enti nazionali, ma anche per così dire rilanciato la loro iniziativa nell’ambito dei LEP connessi al diritto alla formazione.

L’interpretazione può essere avvalorata anche in considerazione del testo originario della norma che ha preceduto la modifica costituzionale del 2001.

La storia non è inessenziale agli effetti interpretativi, come insegna tutta la giurisprudenza e, peraltro, come suggerisce l’analogia delle attività degli enti nazionali rientranti nelle competenze dello Stato presente in entrambi i testi.

A differenza di oggi, però, l’articolo 1 del 1987 rinviava all’articolo 18 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, legge – quadro in materia di formazione professionale.

Non si vuole certo qui riesumare una categoria di leggi che dopo la riforma costituzionale del 2001 formalmente non esiste più.

Preme solo ricordare che la Legge quadro del 1978 fu quasi unanimemente salutata come la legge sul pluralismo del sistema formativo (ed in effetti, il superamento del monopolio statale con l’apertura agli enti pubblici e privati, determinò la crescita di una sussidiarietà formativa senza precedenti per uno Stato moderno).

Dietro la legislazione seguita alla modifica costituzionale, pare dunque possibile leggere una costanza della disciplina giuridica per gli enti privati nazionali di formazione.

Non solo per la semplice ragione che la legge 40 è stata sì modificata ma non abrogata (nonostante l’attribuzione alle Regioni di potestà legislativa esclusiva sulla formazione), ma anche e soprattutto perché la formula attuale alimenta una presunzione di continuità del principio di sussidiarietà testimoniata dalla sua evoluzione in senso orizzontale.

Da tale disamina è facile desumere che la nuova formula abbia inteso valorizzare appieno il ruolo sussidiario dell’ente nazionale ex lege 40 e che, nello specifico, se oltre ai requisiti si considerano anche i LEP, si può comprendere il significato completo della norma: ovvero, concorso nella tutela del diritto alla formazione per dare risposte ai bisogni formativi delle persone (ciò che non esclude ovviamente anche la sussidiarietà formativa a livello locale, cosa che era già prerogativa regionale).

Le potenzialità degli enti nazionali sono oggettivamente notevoli.

Il punto – di importanza strategica, non solo nazionale – è che il rilancio dell’iniziativa privata in tema di diritto alla formazione nei termini che l’attuale Legge 40 prevede e rende possibile, è quanto mai opportuno.

Progetto “Lana delle Dolomiti” Start-up di impresa per la lavorazione della lana nelle Prealpi e Dolomiti Bellunesi

Colorazione naturale

Il Progetto Lana delle Dolomiti nasce nell’Aprile del 2015 in Provincia di Belluno in esito ad un Progetto di Start-up presentato dal Centro Consorzi di Sedico (BL) e finanziato dalla Regione Veneto e dal Fondo Sociale Europeo dal titolo Start-up di impresa per la lavorazione della lana nelle Prealpi e Dolomiti Bellunesi, che ha visto coinvolte 15 donne bellunesi e a seguito del quale sono nate 3 aziende artigiane ed un’associazione culturale.

Obiettivo del progetto di start-up è stato quello di “ripensare” alla lana in modo innovativo: non solo la lana cosiddetta “pregiata” può avere una sua collocazione dignitosa nel mercato, ma anche la lane di razze ovine locali a cosiddetta triplice attitudine, allevate prevalentemente per la carne o il latte e dunque con una lana più grossolana spesso smaltita come rifiuto speciale. Una prima analisi dei quantitativi di lana in tal senso potenzialmente disponibili sul territorio hanno alimentato la convinzione che fosse possibile creare una piccola economia locale della lana.

Lo stimolo a lavorare in tal senso è arrivato da altre realtà che sul territorio da qualche anno stanno cercando di valorizzare a 360° le due razze ovine autoctone bellunesi, recuperando la stessa lana per realizzare prodotti artigianali commercialmente interessanti.

La prima criticità subito evidenziata cui si è cercato di dare una risposta nell’immediato è emersa dalla constatazione che tutte le lavorazioni, anche quelle prettamente artigianali, si svolgevano fuori provincia. Perché allora non dare l’opportunità a donne bellunesi di integrare il proprio reddito, spendendo le proprie abilità nell’artigianato tessile della lana?

Ne è nato appunto un percorso di start-up fatto di laboratori di tessitura e filo continuo, di lavorazione del feltro, di recupero delle tecniche tradizionali per la realizzazione di materassi, cuscini e trapunte, di colorazione naturale della fibra con l’impiego soprattutto di erbe e piante tintorie presenti nel territorio (noce, castagno, iperico, sambuco, calendula per citarne alcune).

Il Progetto si è concentrato soprattutto sulla lavorazione della lana delle due razze autoctone, cercando di comprenderne potenzialità e limiti al fine di orientare la lavorazione artigianale verso un prodotto piuttosto che un altro.

Due sono le razze ovine autoctone attualmente presenti nella Provincia di Belluno: la Pecora di razza Alpagota o dell’Alpago (circa 3.000 capi) originaria della conca dell’Alpago e per la quasi totalità oggi presente nella provincia di Belluno (una minima parte in provincia di Treviso e di Pordenone) e la pecora di razza Lamon, oggi circa 300 capi, iscritti al Registro Anagrafico della razza Lamon, tra le province di Belluno e Trento, entrambe oggetto di recupero e valorizzazione in questi ultimi anni.

La Pecora Alpagota ha visto l’impegno della Comunità Montana dell’Alpago prima e della Fardjma poi. Quest’ultima, cooperativa agricola di allevatori nata con l’obiettivo di valorizzare le carne di agnello, è riuscita anche a creare una piccola filiera locale della lana grazie ad una fortunata collaborazione con il Lanificio Paoletti di Follina, che è riuscito a portare la lana di questa pecora all’attenzione delle grandi firme.

La Pecora di razza Lamon è stata oggetto di recupero da parte dell’Istituto Agrario Della Lucia di Feltre in collaborazione con la Comunità Montana Feltrina, Veneto Agricoltura, il Dipartimento di Scienze Animali dell’Università degli Studi di Padova ed il Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Attualmente grazie all’impegno del Comune di Lamon è nata anche l’associazione di allevatori ed appassionati “Fea de Lamon”, impegnata nel dare sostenibilità economica al recupero della razza.. Uno studio specificatamente condotto dall’Istituto Agrario Della Lucia ha evidenziato le buone caratteristiche di lavorabilità della lana ed un suo colore naturale molto interessante.

Fondamentale in entrambi i casi lo studio e l’impegno di un professionista  appassionato  come il Prof. Emilio Pastore, che ha condotto numerose ricerche e realizzato numerose pubblicazioni sulla selezione ed il recupero delle due razze.

Nel progetto di Start-up siamo dunque partiti proprio dalle realtà già presenti e dalle esperienze già  fatte sul territorio (Fardjma, Lanificio Paoletti, Comune di Lamon ed Istituto Agrario sono stati partner di progetto) e dunque dalle  razze ovine autoctone  e dai  virtuosi  tentativi di realizzare una microfiliera locale, per costruire insieme un altro importante tassello: un gruppo di persone dedite alla lavorazione artigianale della lana in Provincia. Per dare concretezza economica al tutto sono seguite consulenze individuali e di gruppo sullo sviluppo dell’idea imprenditoriale

L’obiettivo ora è quello di proseguire nel percorso di ricostruzione della filiera locale della lana  (Progetto Lana delle Dolomiti) con l’obiettivo non solo di coordinarsi con le realtà esistenti per continuare a valorizzare le lane delle razze autoctone, ma anche  di ampliare l’offerta di lane locali, intercettando  tutta la lana che “transita” nel nostro territorio, compresa dunque quella delle pecore di razza Biellese o Bergamasca di cui principalmente si compongono le greggi transumanti  o quella di altre razze allevate nella nostra Provincia.

E’ stato così avviato un  tavolo di confronto fra gli stessi partner del precedente progetto ed altri soggetti pubblici e privati variamente interessati al tema al fine di definire un Gruppo Operativo dedicato  (Progetto “Lana Delle Dolomiti”)  con i seguenti obiettivi:

–  Realizzare un modello locale riferito all’economia della lana, sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale

–  Rilanciare il prodotto “lana” soprattutto in un’ottica di filiera corta, tracciabilità, Km 0, prodotto locale

– Rispondere al problema dello smaltimento della lana come rifiuto speciale, avviando un processo culturale di conversione in “risorsa”

– Valorizzare la biodiversità animale rappresentata dagli allevamenti ovini nelle regioni montane, con riferimento particolare all’arco dolomitico.

– Recuperare le radici storico-culturali che l’allevamento ovino e la lavorazione della lana hanno nel nostro territorio, valorizzandone i possibili risvolti turistici.

Lo stato di avanzamento di questo progetto è reso trasparente e visibile al pubblico oltre che a potenziali soggetti economici interessati ad entrare nel partenariato attraverso un sito dedicato (www.lanadelledolomiti.it).

Il senso è quello di partire dal risultati sin qui raggiunti dai vari soggetti, ottimizzando le risorse:

  • filiera lana Pecora Alpagota
  • filiera lana Pecora di Razza Lamon
  • progetto start-up con tre nuove aziende ed un partenariato che ha già condiviso negli obiettivi il percorso
  • portale e logo LANA DELLE DOLOMITI dedicato

per vedere di procedere insieme,  mantenendo integra l’identità di filiera (Lamon, Alpago), ma condividendo criticità e possibili soluzioni, soprattutto riferite ai primi anelli della filiera legati alla “fase agricola” (allevamento, tosatura, raccolta, lavaggio) , design di prodotto, piani di marketing e comunicazione, vendita on-line, promozione turistica, potenziando innovazione e sostenibilità sia ambientale che economica.

Hejun Consulting Opportunità 2016 per le nostre imprese

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Hejun Consulting di Pechino è la più importante società di consulenza cinese, 1.500 consulenti, il 40% dei clienti quotati in borsa e un fatturato in crescita costante del 25%.

Opera nelle aree Consulting, Training e Finance con le quali individua nuove opportunità di sviluppo per tutti i suoi clienti.

Quest’anno i consulenti della Hejun sono stati per la prima volta a Biella nell’ambito di un business tour sul settore tessile organizzato con successo dal nostro associato Città Studi SPA.

L’interesse dei nostri partners cinesi è diretto al background delle esperienze imprenditoriali di successo da valorizzare tramite accordi commerciali e partnership con imprenditori/investitori o aziende locali.

Mentre in Italia e in Europa il business tour viene percepito come un’attività di scouting di nuove opportunità attraverso la quale individuare partners, sia imprenditoriali che formativi, utili a sviluppare nuovi progetti in un mercato così ampio come quello cinese.

Il modello messo a punto con il business tour è facilmente e proficuamente trasferibile ad altri contesti produttivi italiani perché crea sistema tra le eccellenze aziendali e i poli formativi più significativi a livello locale.

Confederazione Servizi Formativi ha perciò raccolto le migliori proposte dei poli formativi associati per ospitare uno o più business tour con la Hejun Consulting focalizzati su comparti, distretti e relative aziende di eccellenza che caratterizzano le aree territoriali italiane.

Già nei primi giorni del nuovo anno la Hejun Consulting effettuerà la selezione dei settori economici e delle aziende segnalate da Confederazione Servizi Formativi.

I tours saranno organizzati nel 2016 sulla base di una lista delle priorità condivisa e comprenderanno sia la visita al centro di formazione che alle aziende di eccellenza interessate ad esplorare progetti di sviluppo nel mercato cinese.

Un buon 2016 per trovare nuove opportunità di lavoro alle nostre imprese affinché il nuovo anno sia migliore di quello passato.

Auguri di un nuovo anno sereno e profittevole!